Concept
Guglielmo Marconi suggeriva che i suoni, una volta generati, non muoiono mai, ma svaniscono e continuano a riverberare come onde attraverso l’universo. Ho trovato questa idea incredibilmente evocativa, ed è stata fonte di ispirazione per questa commissione. Nel mio lavoro ho registrato una serie di segnali radiofonici di intervallo su vibrafono. Un segnale radiofonico di intervallo è una breve sequenza musicale che, di solito, viene riprodotta prima dell’inizio o durante le pause della trasmissione radiofonica. Il formato è stato sviluppato negli anni ’20 e ’30 come firma musicale per identificare la stazione radio ascoltata e, anche se l’uso dei segnali di intervallo è diminuito con l’avvento della radio digitale, non è scomparso completamente. I suoni dei segnali di intervallo variano, ma i più comuni sono quelli che utilizzano una sorta di carillon che può suonare davvero bello, distante e malinconico. Soprattutto, il segnale di intervallo segna un intervallo, una pausa. Una serie continua di segnali di intervallo suona, una dopo l’altra, come se per tutta la durata dell’opera il flusso del tempo fosse sospeso.
Susan Philipsz
Il 25 aprile del 1874 nasceva a Bologna Guglielmo Marconi, padre del wireless e della radio, premio Nobel per la fisica nel 1909. Nella primavera del 1895, a Villa Griffone, Marconi riuscì ad emettere un segnale che percorse due chilometri, scavalcò una collina, e raggiunse infine un ricevitore: fu quella la prima trasmissione di telegrafia senza fili.
In pochi anni i segnali del giovane Marconi scavalcarono l’Atlantico. Quegli stessi segnali, salveranno le vite in mare, porteranno voci, musiche e messaggi nel mondo attraverso la radiofonia e ci permetteranno di vedere le stelle e studiare l’universo.Nel panorama artistico contemporaneo, Susan Philipsz (1965, Glasgow) è certamente una delle figure chiave nella realizzazione di installazioni sonore che dialogano con l’ambiente all’interno del quale si inseriscono. Se nella maggior parte dei suoi lavori Philipsz attinge dalla musica e dall’opera lirica interpretando con la propria voce, “a cappella”, brani e canzoni che si legano alla specificità di certi luoghi, è nel progetto "You Are Not Alone" che Philipsz include, oltre al suono, il tema della radio e delle onde sonore. "You Are Not Alone", presentato nel 2009 a Oxford, presso il Radcliffe Observatory e, nel 2011, alla Haus des Rundfunks di Berlino, è un’installazione sonora strumentale trasmessa su frequenze radio HF. Philipsz aveva registrato su un vibrafono una serie di segnali radiofonici a intervalli regolari per poi trasmetterli dal Modern Art Oxford ad un ricevitore installato al Radcliffe Observatory nel 2009 e, nel 2011, alla Haus des Rundfunks di Berlino. Il titolo dell’opera rimandava, nell’idea dell’artista, alla comunità di ascoltatori, fisicamente isolati e dispersi per il mondo, ma che in realtà erano connessi proprio grazie al segnale radio.
Dalla collaborazione tra MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici del Comune di Bologna, Comitato Nazionale per le Celebrazioni del 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi e NEU Radio nasce "Interval Signals" di Susan Philipsz, un’installazione sonora che, entrando a far parte della collezione permanente del MAMbo e venendo trasmessa 24 ore su 24 sul sito intervalsignals.it, rimarca ancora di più la convinzione, già di Marconi e ricordata poi da Philipsz, che una volta generati i suoni non muoiano mai: svaniscono, ma continuano a riverberare nell’universo sotto forma di onde elettromagnetiche.
Lorenzo Balbi
Biografia
(1965) Glasgow, UK vive a Berlino, Germania.
Il mio lavoro si concentra sulle proprietà spaziali del suono e sulle relazioni tra suono e architettura. Sono particolarmente interessata alle proprietà emotive e psicologiche del suono e al modo in cui può essere utilizzato come strumento per alterare la coscienza individuale. Ho utilizzato il suono come mezzo negli spazi pubblici per stimolare la consapevolezza dell'ascoltatore e alterare temporaneamente la sua percezione di sé in un luogo e in un momento specifici.
Formazione
1989-1993 Laurea in Belle Arti (Scultura) presso il Duncan of Jordanstone College of Art, Dundee
1993-1994 Master in Belle Arti presso l'Università dell'Ulster, Belfast
1994-1996 Membro del Catalyst Arts Management Committe, Catalyst Art, Belfast
2000- 2001 International Residency Programme, P.S.1, New York
1996-2000 Membro fondatore della Grassy Knoll Productions, Belfast
2001 2002 International Residency Programme, Kunst-Werke e.V., Berlin
2003 International Artist in Residence, Art Pace, San Antonio, Texas
2019- Professoressa presso la Hochschule für Bildende Künste Dresden, Dresda
Riconoscimenti
2007 Prize Pilar Juncosa I Sotheby’s 2007
2010 Turner Prize Winner
2014 OBE Officer of the Order of the British Empire for services to British Art
2015 Villa Aurora Artist Fellowship, Los Angeles
2016 Global Fine Art Award winner for War Damaged Musical Instruments at Tate Britain 2015
2017 Honorary Degree of Doctor of Laws (LLD) University of Dundee, Scotland
Tra le recenti mostre personali figurano The Lower World, MUDAM, Luxembourg (2025); Susan Philipsz, Endless Exhibition, Hamburger Bahnhof, Berlin (2025); Susan Philipsz, Yi Museum, Hangzhou, China (2025); Susan Philipsz, fjk3 Contemporary Art Space, Vienna (2024); Sokol Terezin, Konrad Fischer Galerie, Düsseldorf (2023); The Depths, Kunstmuseum Brandts, Odense (2023); Sokol Terezin, ARoS Aarhus (2023); Separated Strings, Tanya Bonakdar Gallery, New York (2023); Songs Sung in the First Person on Themes of Longing Sympathy and Release, SF MoMA, San Francisco (2022); The Fall, Oude Kerk, Amsterdam (2021); Slow Fresh Fount, Konrad Fischer Galerie, Berlin (2021), Rosa, KW Institute for Contemporary Art, Berlin (2021) The Calling, Kunstmuseum Bonn (2021); Sleep, Close and Fast, Tanya Bonakdar Gallery, Los Angeles (2020); The Unquiet Grave, Philadelphia Contemporary, Philadelphia (2020); The Wind Rose, Kröller Müller Museum, The Netherlands (2019); Seven Tears, Pulitzer Art Foundation, St. Louis (2019); I See a Darkness, The Tanks, Tate Modern, London (2018); The Yellow Wallpaper, Belsay Hall, Northumberland, UK (2018); Separated Strings, Staatliche Kunstsammlungen Dresden, SKD; Dresden (2018); A Single Voice BALTIC Centre for Contemporary Art, Gateshead, UK (2017); Susan Philipsz, Scottish National Gallery of Modern Art, Edinburgh (2017); Lost in Space, Bonniers Konsthall, Stockholm (2017), Returning, Kunstverein Hannover (2016), Night and Fog, Kunsthaus Bregenz, Austria (2016); Part File Score, Hirschhorn Museum and Sculpture Garden, Washington (2016); War Damaged Musical Instruments, Duveen Galleries, Tate Britain, London (2015); Follow Me, various locations Genoa, Museo de Arte Contemporana Villa Croce, Genoa (2015) War Damaged Musical Instruments (Pair), Theseus Temple, Kunsthistorisches Museum, Vienna (2015); As Many As Will, Hauser & Wirth Somerset (2015); The Distant Sound, various venues, Denmark, Sweden Norway (2014); Part File Score, Hamburger Bahnhof, Berlin (2014); The Missing String, K21 Ständehaus, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf, (2013); The River Cycle, Albright Knox Gallery, Buffalo (2012); Close To Me, Palazzo Reale, Milan (2012); It Means Nothing To Me, Mizuma Gallery, Beijing, (2012); You Are Not Alone, Haus des Rundfunks, Berlin (2011); We Shall Be All, MCA Chicago (2011); Surround Me; A Song Cycle for the City of London, Artangel, London (2010); Lowlands, Glasgow International Festival of Visual Art, Glasgow (2010); I See a Darkness, Tanya Bonakdar Gallery, New York (2010).
Tra le recenti mostre collettive figurano Lady Meng Jiang, Aranya Art Center, China (2025); As Many As Will, Goodwood Art Foundation, Goodwood (2025); Holding Pattern, HMKV, Dortmund (2025); Hear Here, M+, Leuven (2025) Consider Listening, Haubrok Foundation, FAHRBEREITSCHAFT, Berlin (2025); Of Anarchy in Music, NTMOFA, Taichung, Taiwan (2025); Journeys in Sound, West Bund Art Museum, Shanghai (2024); Long Gone, Still Here, Museum Marta, Herford (2023); Echo, Centre Pompidou at Abbey of Saint-Germain in Auxerre (2023); Fuori Tutto, MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Rome (2023); Manifesta 14, Kosovo (2022); OPERA OPERA, PalaisPopulaire, Berlin (2022); Dreams of Freedom; Romanticism in Germany and Russia, Staatliche Kunstsammlung Dresden and The State Tretyakov Gallery Moscow (2021); NGV Triennial, National Gallery of Victoria, Melbourne (2020); Der Löwe hat Hunger, Fondation Beyeler, Basel (2020), Art Outside, The Bass Museum of Art, Miami (2020); Summer at Louisiana, Louisiana Museum of Modern Art, Denmark (2020); Trauern, Hamburger Kunsthalle, Hamburg (2020); Weimar Variations, Walt Disney Concert Hall, Los Angeles (2020); Resonating Spaces, Fondation Beyeler, Basel (2019); By Artists; Homages to the works of the Cerruti Collection, Castello di Rivoli, Italy (2019); Passages, Adam Art Gallery, Wellington, New Zealand, (2019); Divided We Stand, Busan Biennale, South Korea (2018); Machines a Penser, Fondazione Prada, Venice (2018); Revolt and Revolutions, Yorkshire Sculpture Park, Wakefield, UK (2018), Moving is in Every Direction, Hamburger Bahnhof, Berlin (2017) Soundtracks, SF MoMA, San Francisco (2017); The Distant Unknown, OCAT, Shanghai (2016); Wanderlust, The High Line, New York (2016), Saltwater; 14th Istanbul Biennial, Istanbul (2015); Soundscapes, The National Gallery London (2015); Parasophia, Kyoto (2015); Manifesta 10, St. Petersburg (2014); Soundings, A Contemporary Score, MoMA, New York, (2013); dOCUMENTA (13), Kassel (2012); Haunted, Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2010); Turner Prize, Tate Britain, London (2010); The 29th Biennale de Sao Paulo, Sao Paulo (2010); The 55th Carnegie International, Pittsburgh, (2008); Sydney Biennale, Sydney (2008); Skulptur Projekte Münster 07, Münster, (2007); 4th Berlin Biennale, Berlin (2006); Borderline Syndrome, Manifesta 3, Ljubljana, (2000)
Le commissioni permanenti includono;
Wishing Well, New North Zealand Hospital (Herzog de Meuron); We'll All Go Together, Powder Mountain Utah, USA, By Sound Near Seawall, Whitehaven Harbour, UK; Day Is Done, Governors Island, New York; The Lost Reflection, Törminbrucke, Münster.
Le collezioni pubbliche includono Tate, London; Nationalgalerie, Berlin; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Hirschhorn Museum and Sculpture Park, Washington; Fondation Beyeler, Basel; SF MoMA, San Francisco; MAXXI National Museum of 21st Century Art, Rome; Musée National d'Art Moderne, Paris; Brooklyn Museum of Art, New York; Walker Arts Center, Minneapolis; MCA Chicago; Carnegie Museum of Art, Pittsburgh; Columbus Museum of Art, Ohio; Speed Museum of Art, Louisville, Kentucky; Albright Knox Gallery, Buffalo; Ludwig Museum, Köln; Kröller-Müller Museum, The Netherlands; Landschaftsverband Westfalen-Lippe (LWL), Münster; Castello di Rivoli, Turin; Museo Reina Sofia, Madrid; Moderna Museet, Stockholm; Palazzo Reale, Milan; MONA; Hobart; The Israel Museum, Jerusalem; National Galleries of Scotland, Edinburgh;
Pubblicazioni
Susan Philipsz, War Damaged Musical Instruments, DISTANZ Verlag, 2025. ISBN forthcoming
Susan Philipsz, Broken Ensemble, fjk3 Contemporary Art Space, 2024. ISBN 978-3-86335-912-6
Susan Philipsz, Lost in Space, Art & Theory Publishing, 2017. ISBN 978-3-86335-912-6
Susan Philipsz, Night and Fog, Kunsthaus Bregenz, 2016. ISBN 978-3-86335-912-6
Susan Philipsz, Follow Me, Humboldt Books, 2015. ISBN 978-88-99385-02-6
Susan Philipsz, The Distant Sound, Art & Theory Publishing, 2014. ISBN 978-91-981573-4-5
Susan Philipsz, The Missing String, K21, Verlag Kettler, 2014. ISBN 978-3-86206-367-3
Susan Philipsz, You Are Not Alone, Verlag der Buchhandlung Walther König, 2014. ISBN 978-3-86335-405-3 with accompanying audio guide www.susanphilipsz-youarenotalone.com
Susan Philipsz, Appear to Me, Museo Nacional Centro d’Arte Reina Sofía, 2009. ISBN 978-84-8026-390-0
Susan Philipsz, When Day Closes, Pro Arte Foundation, 2010. ISSN L-1799-8239
Susan Philipsz, I See a Darkness, Jarla Partilager, 2009. ISBN 978-91-976351-4-1
Susan Philipsz, Modern Art Oxford, 2009. ISBN 978-901352-42-9
Susan Philipsz, There Is Nothing Left Here, with 12” vinyl CGAC, 2008. ISBN 978-84-453-4588-7
Susan Philipsz, Stay With Me, Malmö Konsthall, 2005. ISBN 91-7704-106-2
Susan Philipsz Ziggy Stardust, CD, Pork Salad Press, 2004. ISBN 87-91409-12-8